Il Territorio

Due passi a Rasöl.

Cosa c’è di meglio di fare quattro passi dopo un buon pranzo? Se hai la fortuna di avere un po’ di tempo a disposizione, ti consigliamo di avventurarti per le vie di Reggiolo. Un luogo che conserva il fascino dei piccoli paesi della bassa reggiana e nasconde preziose tracce del passato. Grazie ai contributi della Regione Emilia-Romagna, i monumenti del paese hanno ritrovato nuovo splendore dopo il devastante terremoto del 2012. Un’occasione d’oro per ammirarli e conoscere qualcosa in più sul nostro territorio.

La rocca medievale

Simbolo del paese, il castello militare sorge nel centro storico di Reggiolo e testimonia il suo passato burrascoso. Il paese, infatti, fu per secoli oggetto di contesa dai popoli vicini. Il mastio centrale è del 1242. All’epoca era circondato da un massiccio muro di cinta con merlature e ponte levatoio. Accanto alla rocca sorge il monumento di Emile Gilioli alla Resistenza, dedicato al partigiano Dante Freddi.

Palazzo Sartoretti

Affacciato su Piazza Martiri, questo palazzo signorile del ‘500 venne acquistato nel 1765 e successivamente ampliato dalla famiglia Sartoretti. Oltre alle decorazioni neoclassiche che puoi ammirare nelle sale interne, che oggi ospitano il Municipio, la Biblioteca comunale e la Pinacoteca civica, vale la pena visitare il bel parco retrostante. Conserva, infatti, una collezione di alberi centenari, siepi di latifoglie e un giardino all’italiana di pregio.

Teatro Giovanni Rinaldi

Una linea retta attraversa piazza Martiri e collega Palazzo Sartoretti al Teatro comunale dedicato al pianista reggiolese Giovanni Rinaldi. Fondato nel ‘600, la sistemazione attuale è del 1800. Nel 1973 subì un incendio devastante, che distrusse parte del sipario dipinto da Gianbattista Borghesi. Grazie all’Art Bonus del 2016, il lato sinistro del dipinto “Trionfo di Pallade” è tornato a impreziosire il foyer del teatro.

Profumo di zucca

Se capiti a Reggiolo a fine settembre, approfittane per partecipare alla tradizionale Festa della Zucca e assaggiare i tipici tortelli di zucca reggiolesi. Un piatto di confine, che unisce la cucina emiliana a quella lombarda. La ricetta ufficiale è custodita dalla Confraternita della Zucca e dalle razdore che, ogni Natale, preparano questi tortelli prelibati, da servire rigorosamente con un soffritto al pomodoro. Ogni famiglia ha una sua piccola variante, ma gli ingredienti rimangono quelli: zucca, amaretti, Parmigiano reggiano e buccia di limone. Il connubio di dolcezza e sapidità li rende irresistibili: uno tira l’altro!